martedì 4 giugno 2013

Capitolo 11

Sussurri nel buio


Saimon


Ho fame. Devo mangiare se voglio bere ancora. Non voglio correre il rischio di ubriacarmi . Non voglio dare spettacolo. Non voglio rivelare chi sono veramente.
Ecco finalmente vedo l'accompagnatrice passare.
Ha un vassoio con del cibo. Vedo qualcuno fare delle smorfie. Non capisco in fondo il prezzo era talmente basso che non mi aspetto certo caviale e champagne. Quanto tempo è che non bevo champagne... ma mi accontento della mia grappa. E' nel borsello qui vicino... devo solo... resistere... e poi...
Allontano il pensiero e chiudo gli occhi.
La nostra accompagnatrice si avvicina con il vassoio e i piatti.
“Gradisce?” mi chiede con la voce cristallina e gli occhi magnetici.
Come posso dire di no. Io che fino a due giorni fa mangiavo dai bidoni della spazzatura non mi formalizzo ma capisco perchè qualcuno ha brontolato.
Mi offre carne cruda, carpaccio. Deve essere vitello ma ha tanto sangue. Vedo le gocce rosse colare mentre mi posa le fette sul piatto. E' condito pochissimo e l'odore del sangue è molto forte.
Deve aver fame anche lei, la sento annusare e sospirare.
Poi una fetta le cade di nuovo sul vassoio schizzando qualche goccia di sangue.
Una luce si accende nei suoi occhi che fissi osservano la goccia colarle sulla mano bianca.
E' un attimo. Non ne sono sicuro ma giurerei che si è leccata la mano.
La guardo chiedendomi se sto sognando. Lei mi sorride e si lecca le labbra scoprendo per un attimo i denti.
Un brivido freddo mi scende lungo la schiena. Non so perchè ma quella donna mi spaventa. Ho avuto persino l'impressione che mi abbia annusato.
Anche il ragazzo a fianco a me si butta sulla carne come fosse a digiuno da giorni.
La bimba invece storce il naso, non la convince.
“E' buona sai” le dico per invogliarla a mangiare.
“Ti fa bene, devi mangiare” aggiunge il ragazzo
“E poi... fa sangue!” commenta lei.
Mi si rizzano i peli sul petto. Ha detto la parola sangue con un enfasi che mi ha fatto rabbrividire.
Si sposta a servire gli altri passeggeri. E io mi accomodo sul sedile. E' tardi e siamo tutti stanchi o quasi.
I due piccioncini davanti si baciano in continuazione e non solo a giudicare dai mugolii.
Quelli dietro parlottano basso basso e posso sentire le risatine imbarazzate della signora.
Sbuffo... ho sete. E poi sono irrequieto. La nostra accompagnatrice m'inquieta sempre più.
Mi alzo e vado in bagno.
Nessuno mi nota.
Hanno chiuso le luci e molti dormono. Anche il ragazzo affianco a me dorme con la bimba in braccio. Sembra che si siano adottati a vicenda. Mi fanno tenerezza.
Sono quasi arrivato in cima all'aereo quando inciampo e scivolo silenziosamente per terra. Mi sto rialzando stando attento a non far rumore, non voglio svegliare nessuno, quando sento due voci bisbigliare nel buio. Una la riconosco è la nostra accompagnatrice che sussurra qualcosa a un suo vicino.
“Ancora poche ore e finalmente siamo arrivati. E' difficile resistere. Qualcuno sa veramente di buono. Per fortuna presto sarà tutto finito e dopo che ci saremo sfamati e sbarazzati dei loro corpi potremo goderci un po' di riposo. Credo che il prossimo carico dovremo farlo in Germania.”
No non è possibile...di cosa stanno parlando??
La mia mente è confusa.
Striscio lontano e poi mi alzo. Non voglio farmi sentire, non voglio che capiscano che li ho ascoltati. Ho paura. Lei mi fa paura! Le ginocchia mi tremano. Dove ci stanno portando?? Cosa vogliono da noi?? Cosa vuol dire sbarazzarsi dei corpi??
Forse mi sono sognato tutto... forse è l'astinenza.
Ho sentito dire che la mancanza dell'alcool fa brutti scherzi. Non può essere che così. Devo andare a bere.
Deciso vado nel gabinetto e mi attacco a lei. La mia compagna di vita... la mia bottiglia.
Domani avrò mal di testa di sicuro, ma almeno non penserò a quello che mi aspetta.


Liza


Lui è così gentile, così premuroso con me. Sono confusa. Sono partita per cambiare aria, per distrarmi. Non per farmi l'amante. So che il mio povero marito sarebbe felice di vedermi serena e sorridente. Ma non mi sento ancora pronta. Anche se Mark mi sembra una brava persona.
Gli altri dormono quasi tutti. Ma noi ridacchiamo nel buio come fossimo ragazzini.
Mi fa ridere. E' tanto che non mi succedeva.
Vedo l'uomo seduto davanti a me alzarsi. Forse è colpa nostra se l'abbiamo svegliato... dovremmo stare zitti. Ma lui non protesta... va verso il bagno.
Riniziamo a ridere. Mark mi racconta un'altra barzelletta sui vampiri “Lo sai come si chiama il cane di Dracula?” mi chiede. Ci penso un attimo poi scuoto la testa “Canino” afferma.
Rido come una stupida. La barzelletta è sciocca ma io non riesco a pensarlo. Penso solo come è bello lui quando sorride. Incoraggiato, me ne racconta un altra “Sai dove vanno i vampiri a fare il bagno” lo guardo pensosa e aspetto “Sul Mar Morto”. Mi scappa un altra risata.
Sento la bambina mugulare nel sonno. Non voglio svegliarla. Mi metto le mani davanti alla bocca.
Lui si ferma... mi fissa. Sembra quasi che sia caduto in trance. Poi mi sorride e mi sussurra.
“Sai che sei bellissima con i raggi della luna fra i capelli?”
un tremito di piacere ed imbarazzo mi attraversa. Non so cosa rispondergli... non so come comportarmi.
Per fortuna che il tizio è tornato. Viene verso di noi... sta barcollando.
Forse si sente male. Ci giriamo a guardarlo stupiti mentre lui manca il suo sedile e si siede quasi su Mark.
“Ehi che fai Saimon?” gli chiede Mark.
“Scusa ho preso male le misure” risponde alzandosi pesantemente. Barcolla sembra ubriaco “Ho interrotto qualcosa vero??” ridacchia. Divento rossa.
“Mi scusi signora Liza... è che tanto è inutile che perda tempo con lui... presto moriremo” continua.
Allargo gli occhi allibita. Sento puzza di alcool. Ha bevuto.
“Sei ubriaco amico. Mettiti giù e dormi” gli intima Mark spingendolo al suo posto.
“Certo l'ultima dormita della mia vita” risponde lui con la voce impastata e strascicata dall'alcool che deve avere in corpo. Ma ubbidisce.
Mark si sistema di nuovo vicino a me. “E' ubriaco” spiega come se questo giustificasse quello che ha detto.
“Ha parlato di morire” dico spaventata.
Lui scuote la testa. “Stai tranquilla. Gli ubriachi dicono sempre cose insensate”.
Lo so. E gli sorrido. Sono tanti giorni che non ero più riuscita a sorridere.
E la mia vita in questo momento mi sembra meravigliosa.

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